Esodo 20:12 “Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l’Eterno, il tuo DIO ti dà. (noi strumenti attenti).


 
Sopra: Francesco Giuseppe I mentre prega davanti alla Madonnina. A destra Einstein (parente reale) in bicicletta.
  "Ogni famiglia è legata da una coscienza collettiva inconscia, un profondo movimento dell’anima che non tollera che qualcuno venga escluso, rifiutato o dimenticato".(da Introduzione alle Costellazioni Familiari Reconciliation Therapy®) ...Degni di essere ricordati, solo se sono famigliari od individui giusti...Ciò, lo si può garantire di costoro. 
Bisogna conoscere a fondo prima di giudicare. Se il vicino di casa, che non è un parente, ha un nome e cognome di un mafioso, ed un indirizzo, chissà perchè, per estorsione (fasulla? o di una protezione stupida e disonorante) o per errore, uguale al mio IO NON SONO LUI. Diffidate dalle sostituzioni di persona.

Onora tuo padre e tua madre

Paolo ripete questo comandamento in Efesini 6:2-3
«Onora tuo padre e tua madre», questo è il primo comandamento con promessa, «affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra».

Paolo dice che questo è il “primo comandamento con promessa”. Il primo comandamento che Dio ha dato e che conteneva una promessa era il comandamento di onorare i nostri genitori! E che promessa! Volete vivere a lungo sulla terra? Volete avere il bene? Siamo costretti (se vogliamo) ad: onorare i nostri genitori e questo accadrà.

Come nel caso di altri comandamenti, così anche qui Dio dice cosa accadrebbe se qualcuno non rispettasse questo comandamento. In Marco 7 Gesù ha riassunto sia il comandamento sia quello che accadrebbe se non venisse rispettato:

Marco 7:10
“Mosè infatti ha detto: “onora tuo padre e tua madre” e: “chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”.

(Nella società odierna si paga attraverso l'applicazione della legge giuridica: Prudenza, ed Attenzione a non commettere errori. Quando il mondo va al contrario, non è la legge di Dio a vincere).

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Sotto: una cartolina dell'epoca seconda metà 1800, dopo la adempiuta costruzione del Faro da parte di Ferdinando. 

  

                              

 ENTE CATTOLICO DELLO STATO TERRA DI FRANCESCO GIUSEPPE, COLONIA S. MARIA DE FINIBUS TERRAE DI GIORGIO II, PORTA E MARE DI KARA

L’assistenza come obbligo dello stato è diritto del cittadino.

La solidarietà sociale, ridotta alla sua più vera e semplice essenza è il dovere attivo che l’uomo ha verso gli altri uomini. Ciascuno di noi , in ogni società costituita (in enti, associazioni, fondazioni), in ogni compagine e comunità grande o piccola (a cominciar dalla famiglia), in ogni stato e anche al di là dei confini statali, è partecipe e responsabile dei mali del prossimo, e deve pertanto proporsi e adoprarsi per alleviarli. Lo diceva già molto bene Mazzini, nei doveri dell’uomo: non basta il non nuocere, bisogna giovare ai vostri fratelli…., cercando il proprio bene nel bene di tutti, unirà la propria vita alla vita di tutti, i propri interessi agli interessi di tutti, i più fra i mali che pesano in oggi sulla razza umana spariranno come i vapori addensati sull’orizzonte spariscono al levarsi del sole.

  1. La solidarietà è prima di tutto un diritto morale dei cittadini, siano o non siano credenti in una particolare fede religiosa o politica. L’uomo diventa un elemento vivo e attivo della società in cui vive, proprio per questa sua spontanea, operosa volontà di fare il bene della società a cui appartiene , per questa sua consapevolezza di essere partecipe e responsabile dei suoi mali.
  2. La solidarietà ha un carattere soprannazionale, universale, valica e trascende ogni frontiera: è anche solidarietà fra gli uomini di tutte le famiglie delle nazioni. Quest’organizzazione ha , fra gli altri suoi compiti, quello di individuare le famiglie dei paesi, ed in ogni paese, le zone particolarmente depresse, in cui faccia difetto una sufficiente alimentazione, un sufficiente benessere di cui le famiglie devono entrare in possesso per il proprio sostentamento vitale quotidiano; e di promuovere accordi internazionali per sopperire alle più urgenti necessità di milioni di esseri umani, in qualunque parte del mondo si trovino. Sono molti i paesi che hanno bisogno del sostentamento economico e finanziario dei paesi più fortunati. Proprio perché il bene o il male degli altri sono anche il bene o il male di noi tutti. La miseria di una regione si ripercuote nelle altre regioni di uno stato, perciò può favorire o contrastare il benessere di altri stati.
    Quando si parla di solidarietà sociale s’intende: morale, universale o soprannazionale, utilitaria.
    Noi dobbiamo assistere i nostri simili; è un nostro dovere, ed è anche un nostro interesse.
    La solidarietà è nata col cristianesimo: il quale ha predicato l’amore fra tutti gli uomini al di là di ogni distinzione di patria, di razza, di lingua, di posizione sociale. La carità è una virtù cristiana che, messa in pratica, ha visto fiorire, nei secoli, mirabili istituzioni di soccorso e di assistenza: ordini religiosi, confraternite, opere pie, ospizi, ospedali, elemosine. Così la carità si trasformava in beneficenza, ossia da impulso religioso e morale si traduceva in operosa iniziativa di bene per gli uomini.
    Ma questa beneficenza, spesso con vero spirito di altruismo e di sacrificio, era pur sempre rimessa allo zelo dei credenti e alle limitate possibilità delle istituzioni ecclesiastiche, e dunque restava inadeguata agli immensi bisogni della collettività.
    Così il governo elisabettiano al principio del seicento con una legge per il “soccorso dei poveri”, e più tardi la monarchia dei borboni in Francia. Poi, si aggiunsero singoli benefattori laici (questi re cristiani e nobili loro parenti cattolici che sedotti da Dio ne erano divenuti schiavi), mossi da pietà e da sollecitudine per la sorte dei loro simili, ed anche dalla preoccupazione di scongiurate pestilenze o sommosse, o guerriglie di plebi immiserite ed affamate. Quindi con le rivoluzioni della fine del settecento e specialmente della grande rivoluzione francese, dalla affermazione degli ideali di libertà e di eguaglianza, nasceva immediatamente l’esigenza della fraternità, per effetto della quale gli stati assumessero su di sé l’obbligo della assistenza, e i cittadini potessero reclamare, come un diritto proprio, l’osservanza di questo obbligo da parte dei poteri pubblici. In tutto il mondo si sarebbe propagato il principio: libertè, egalitè, fraternitè.
    Come disse Mazzini “La coscienza dell’uomo libero suggerisce diritti che la coscienza dello schiavo non sospetta nemmeno”.
    I cittadini sono tutti liberi ed eguali nei diritti e doveri, questo è un obbligo dello Stato verso i cittadini.

“I soccorsi pubblici sono un debito sacro”. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia, disoccupazione involontaria.

 


 

 

 

DIRIGENTE Esterno (Q.A.): CIULLO ELIANA ANNA, (coPresidente dell'Ente: COPPOLA CHIARINA)

Tipologia Amministrazione associata ai

- MINISTERI E AGENZIE FISCALI

- MINISTERO DELL'INTERNO

Denominazione 

Ufficio:               ECONOMATO

Cdice fiscale:      97420690584

Con sede in:       PIAZZA VIMINALE 1 -  00184  -  ROMA (RM), LAZIO

Telefono:            0833752664

 

Sottoscrizione digitale del 17/11/2014.


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